Esperti esplosivisti su Beirut: non è nitrato di ammonio

“Questo non è solo nitrato di ammonio”, dice l’ex agente della CIA dell’esplosione
Robert Baer, un ex agente della CIA con una vasta esperienza in Medio Oriente, ha detto che i video dell’esplosione di martedì mostrano che mentre il nitrato di ammonio potrebbe essere stato presente nel magazzino, non crede che sia stato responsabile della massiccia esplosione che ne è seguita. I primi rapporti hanno accusato l’esplosione di un grande incendio in un magazzino di petardi vicino al porto, secondo l’agenzia di stampa statale libanese NNA. Il Primo Ministro del Libano, Hassan Diab, in seguito ha dichiarato che 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, un materiale altamente esplosivo usato in fertilizzanti e bombe, erano state immagazzinate per sei anni in un deposito portuale senza misure di sicurezza, “mettendo in pericolo la sicurezza dei cittadini”, secondo a una dichiarazione.

“Era chiaramente un esplosivo militare”, ha detto. “Non era un fertilizzante come il nitrato di ammonio. Ne sono abbastanza sicuro.”
“Guardi quella palla arancione (di fuoco), ed è chiaramente, come ho detto, un esplosivo militare.”

Nessuna prova di un attacco: Baer ha detto che mentre crede che l’esplosione non assomigli solo al nitrato di ammonio, non ci sono ancora prove che si tratti di un attacco. Il governo ha incolpato la cattiva gestione e ha promesso di arrivare fino in fondo.

“Sembra quasi un incidente”, ha detto. “incompetenza, e forse corruzione, ma la domanda è se si trattasse di esplosivi militari, a chi stava andando o perché fosse stato immagazzinato lì?”
Baer non è sicuro che sapremo mai la verità.

“Ho lavorato in Libano per anni e nessuno vorrà ammettere che hanno tenuto esplosivi militari nel porto. È una cosa stupida da fare.”

Indagine avviata: il resoconto del Primo Ministro Diab sembrava essere sostenuto dal capo della Sicurezza Generale del Libano, Abbas Ibrahim, il quale affermava che un “materiale altamente esplosivo” era stato confiscato anni prima e immagazzinato nel magazzino, a pochi minuti a piedi dai quartieri dello shopping e della vita notturna di Beirut. Il Primo Ministro ha avviato un’indagine sull’esplosione, dicendo che “non riposerà fino a quando non troveremo i responsabili di ciò che è accaduto, ritenendoli responsabili e imponendo la massima punizione”. Fino ad ora, non ci sono prove chiare che suggeriscano l’origine dell’esplosione.

Danilo Coppe, esperto di esplosivi italiano e fondatore della SIAG, società di esplosivistica civile con sede a Parma:

“Il nitrato di ammonio è un fertilizzante, da solo non esplode, devi additivare con altre cose per fare degli esplosivi. E quindi dubito che avessero miscelato tutto quel nitrato di ammonio per farci, così, un mega deposito di esplosivo in mezzo al porto. Nemmeno il più pazzo avrebbe mai creato un deposito di quella dimensione di quantità in una situazione così, inverosimile. Tanto più -rimarca ancora l’esperto di esplosioni- di fianco a un deposito di munizioni, perché quelle che scoppiano non sono fuochi d’artificio. Tra un’esplosione e l’altra ci sono tutte quelle microesplosioncine a raffica. Anche quelli non erano fuochi d’artificio, insomma. E quindi uno cosa fa? Un deposito di esplosivo di fianco a una fabbrica di fuochi d’artificio? No, no. Non torna niente”.

“Quello per me era un deposito di armamenti, non c’entra il nitrato di ammonio, che di solito fa del fumo giallo mentre lì si vede arancione e rosso. Inoltre se fossero state 2.700 tonnellate voleva dire più di 100 container di nitrato di ammonio. E 100 container non esplodevano in simultanea così, perchè il nitrato di ammonio da solo se ne sta bravo. Per me quello era un deposito di armamenti con circa dieci tonnellate di armamenti. ”

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«Ma avrebbe dovuto esserci un catalizzatore, perché altrimenti non sarebbe esploso tutto insieme. E poi il nitrato di ammonio, quando detona, genera una inequivocabile nuvola gialla. Invece dai video dell’esplosione, oltre alla sfera bianca che si vede allargarsi, che è condensa dell’aria in riva al mare, si vede chiaramente una colonna arancione mattone tendente al rosso vivo, tipica della partecipazione di litio. Che sotto forma di litio-metallo è il propellente per i missili militari. Penso che lì ci fossero degli armamenti».

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https://www.corriere.it/esteri/20_agosto_05/beirut-esperto-esplosivi-la-nuvola-arancione-scoppi-ecco-perche-credo-ci-fossero-anche-armi-6da4a01e-d71b-11ea-93a6-dcb5dd8eef08.shtml

https://www.fanpage.it/attualita/esplosione-beirut-lesperto-altro-che-nitrato-di-ammonio-era-un-deposito-di-armamenti/

L’intervistatore chiede all’esperto la teoria dei fuochi di artificio:

«Anche quelli non si comportano così. I fuochi d’artifico hanno una parte di esplosivo deflagrante, ma il resto è cartone, plastica, e quando scoppiano sono preceduti quasi sempre da fischi, assenti nei video. E poi nessuno avrebbe potuto pensare di mettere una fabbrica o un deposito di fuochi d’artificio vicino al silos granario, le cui polveri possono diventare a loro volta esplosive».

https://edition.cnn.com/

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