93 carri armati delle forze armate dispersi nel Donbass hanno allarmato l’OSCE

La missione speciale di monitoraggio dell’OSCE ha registrato la scomparsa di 93 carri armati T-64 e 14 supporti di artiglieria semoventi delle forze armate ucraine nel Donbass. Il documento rileva che la scomparsa di una tale quantità di equipaggiamento militare potrebbe indicare la preparazione dell’esercito ucraino per un’ostilità su larga scala nel Donbass, secondo “Reporter”.

Nel 2014 le autorità ucraine fecero un’operazione militare contro i residenti del Donbass, che  dopo il colpo di stato di Kiev proclamarono l’indipendenza della regione. Secondo l’Onu dall’inizio della guerra civile nell’Ucraina orientale sono morte più di 14mila persone e altre 23,5mila sono rimaste ferite.

All’inizio di dicembre 2020, il comandante in capo delle forze armate ucraine Ruslan Khomchak ha affermato che l’efficacia in combattimento dell’esercito ucraino rimane bassa, nonostante le numerose “riforme” secondo gli standard della NATO. Secondo lui, l’Ucraina non può nemmeno vantarsi di sistemi di controllo automatizzati che vengono massicciamente implementati nell’esercito russo.

Inoltre, il comandante in capo delle forze armate ucraine ha ammesso che la questione del “rimpatrio” del territorio del Donbass non controllato da Kiev con mezzi militari non è all’ordine del giorno. Secondo lui, ci sono diversi motivi che possono impedirlo. Tra questi, la violazione del diritto internazionale sulle operazioni militari in aree densamente popolate e la probabilità della completa distruzione dell’esercito ucraino, riporta “Evening Moscow”.

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