Il Papa che incontrò gli Alieni

Negli incantati giardini di Castel Gandolfo molti anni or sonno uno strano e anomalo a dir poco incontro ci fu tra giovanni-XXIII-1

il Papa Giovanni XXIII e niente poco di meno che gli alieni!
Lo testimonia il segretario personale del papa stesso, Francesco Capovilla, la notizia comparve sul giornale britannico e dal Sun nel 1985, oggi un video torna alla ribalta per evidenziare questo contatto.
Il segretario descrive così  quell’incontro:
Francesco Capovilla: “Il pontefice camminava nei giardini di Castel Gandolfo, in una giornata di luglio del 1961, quando apparvero delle luci sopra di noi, delle luci blu, arancioni ed ambrate, difficili da descrivere, poi accadde per noi l’impossibile… ci rendemmo conto che si trattava di luci di astronavi a forma di dischi che si muovevano in assoluto silenzio. Erano tutte allineate, erano molte, ad un tratto una di loro si staccò dalle altre e ci avvicinò aprì il portellone, eravamo al lato sud dei giardini, ne uscì  uno di loro dall’aspetto umano, solo con una luce attorno ad esso, il papa si inginocchiò dopo si alzò e si avvicinò a lui. Parlarono per una ventina di minuti, poi l’uomo si volt` e se ne andarono tutti, il papa mi guardò e pianse”.
Questa, è la storia che il signor Francesco Capovilla scrive e racconta. A voi i pensieri. Questi sono i fatti riportati così come sono stati narrati da lui, a voi tutti i commenti, noi non commenteremo. Il Gran Maestro del Grand’Oriente d’Italia, Virgilio Gaito, in due interviste che diede al giornalista de “L’Italia Settimanale” e poi a quello del mensile ciellino “Trenta Giorni”, alla domanda: «Le risulta che vi siano dei sacerdoti nelle logge del Grande Oriente, si dice che qualche cardinale sia stato
un fratello…», rispose: «Probabilmente. Io non ne ho notizia. Si dice che Giovanni XXIII sia stato iniziato alla massoneria quando era Nunzio a Parigi. Riferisco quello che mi è stato detto. Del resto, nei suoi messaggi, ho colto molti aspetti che sono proprio massonici. Mi ha fatto piacere sentirgli
dire che bisogna porre l’accento sull’uomo»

«Qualche anno fa, il celebre massone professore A. Sierra Partida volle pubblicare nei giornali nazionali una copia dell’atto di intronizzazione in una loggia di Parigi, dove si lasciava intendere che i profani Angelo Roncalli (Giovanni XXIII ) e Giovanni Battista Montini (Paolo VI ) erano stati condotti quel medesimo giorno per essere iniziati agli augusti misteri della confraternita. Come prevedibile, la stampa nazionale rifiutò di pubblicare questo documento, così che il professore fece fare lui
stesso delle copie che circolarono nei circoli massonici del paese». E così il professore Sierra affermò: «Se resta ancora qualche dubbio, noi invitiamo tutti quelli che lo desiderano a leggere e studiare il Concilio Vaticano II di Giovanni XXIII e vedranno che i dettati fondamentali di questo concilio si basano sui principi ed i postulati della Framassoneria mondiale». E ancora: «Se qualche fanatico dubitasse ancora di quello che sto affermando, io gli domanderei la ragione per cui Giovanni XXIII ha deciso l’abolizione della bolla di scomunica (dei massoni), che esisteva ancora prima che lui fosse successore di San Pietro”.

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