L’Universo e’ musicale

l’annuncio della scorsa settimana sull’ esistenza delle onde gravitazionali conferma qualcosa che filosofi e musicisti haanno conosciuto per lungo tempo: l’universo è musicale.

La ricerca fondamentale della metafisica e’ quello di comprendere la natura della realtà. Per migliaia di anni, i filosofi si sono cimentati con il tentativo di capire cosa e’ reale e come potremmo saperlo. La musica è sempre stata fondamentale per questo compito.

Pitagora ha capito che la musica fa parte di un quadrivio della matematica, che costituisce la base della sua ricerca filosofica. Platone ha messo un valore significativo sul ritmo e l’armonia come centrale per l’organizzazione dell’universo.

Piu’ di recente, nel 20o secolo filosofi come Gilles Deleuze e Felix Guattari hanno affermato che si tratta di ritmo (Chronos), che porta ordine spazio-temporale per l’universo (il caos). Deleuze anche fornisce l’indicazione che la musica e’ in grado di rendere le forze sonore differenti, che sembra particolarmente adatto quando pensiamo ai buchi neri in collisione.

In altre parole, la nostra comprensione di spazio e tempo è musicale. Come con la nozione della relatività per portare la materia, lo spazio, il tempo e la gravita’ insieme di Einstein, la musica intreccia mondi reali e virtuali insieme.

Un buon esempio di come si presenta e’ del compositore Nigel Stanford belle Cimatica Video: scienza vs musica, visto qui:

Edgard Varese, considerato da molti come il padre della musica elettronica, si riferisce alla musica come “suono organizzato” e di lavorare in ritmi, frequenze e intensità’. Non è un grande salto per passare da frequenze, le armoniche, le vibrazioni, risonanze e le onde al lavoro di astrofisici che stanno cercando di ascoltare i segreti dei buchi neri, stelle di neutroni e le origini dell’universo.

Gli scienziati hanno a lungo cercato il significato di fondo dell’universo. Nietzsche potrebbe essere stato corretto nel sostenere:
senza musica la vita sarebbe un errore.
Questo non sorprende, forse, visto che, insieme a Sartre e Barthes, Nietzsche era un pianista piuttosto abile e compositore.
Einstein, egli stesso un violinista appassionato, spesso osservava circa la centralità della musica al proprio pensiero scientifico e l’intuizione.
Ci e’ voluto un secolo, ma la percezione musicale di Einstein dell’universo di operare in vibrazioni e le onde ora e’ stato dimostrato, a tutti gli effetti da un davvero grande paio di orecchie bioniche ascoltando l’universo.

Ascoltando i suoni di Gravity
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Secondo la rivista scientifica Nature on-line:
Come le vibrazioni nel tessuto dello spazio-tempo, le onde gravitazionali sono spesso paragonati a suoni e sono stati anche convertiti in frammenti sonori.
In effetti, i telescopi di onde gravitazionali permettono agli scienziati di “sentire” i fenomeni, allo stesso tempo, come i telescopi basati sulla luce “vedere” loro.

Con la comprensione dei cambiamenti in ampiezza e frequenza, e’ possibile ascoltare eventi cosmici lontani che producono onde gravitazionali, tra buchi neri e stelle di neutroni. Stiamo appena cominciando a sentire davvero il nostro universo.
Allora, qual è il suono di due buchi neri si scontrano?

A quanto pare sembra che sia questo:

Il nome tecnico per il suono è un «fischio» – è stato paragonato ad “aumentare rapidamente il passo su un fischio slide”.

Sembra strano che questo sarebbe il suono di un evento così catastrofico come due buchi neri che si scontrano, in cui si arriva alla fine. Wagner sarebbe molto impressionato.

Ci volle tempo per i produttori di musica elettronica per iniziare a lavorare con i suoni dei buchi neri che si mangiano l’un l’altro nelle loro composizioni.
Secondo i ricercatori l’Advanced Laser Interferometer Gravitational Observatory onda (LIGO), il segnale di onde gravitazionali transitorio ha registrato una scansione di frequenza 35-250 Hertz, con una forma d’onda coerenti con quelli modellata dalla teoria della relatività generale di Einstein.
Il suono non e’ dissimile da un glissando – in esecuzione le unghie sui tasti dalla fascia bassa di un pianoforte fino al Medio C.
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La forma d’onda appare come segue:

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Nel caso in cui sei stato in un vuoto nel corso degli ultimi giorni, mettiamo senza mezzi termini: questo e’ il suono delle increspature nel tessuto dello spazio-tempo spingendosi fuori da due enormi buchi neri le une nelle altre.
Non sarebbe un eufemismo affermare che le onde gravitazionali sono in grado di fornirci una colonna sonora per l’universo. E, cosa piu’ sorprendente,per violinista dilettante che lo ha capito bene più di un secolo fa!

Una nuova colonna sonora per l’Universo
Come Szabolcs Marka, astrofisico presso la Columbia University e membro del team LIGO, ha detto la settimana scorsa:
Fino a questo momento, abbiamo avuto i nostri occhi sul cielo e non siamo riusciti a sentire la musica. Il cielo non sara’ piu’ lo stesso.

Per l’astrofisica e la scienza, piu’ in generale, questo e’ simile ad essere sordi per tutta la vita e poi improvvisamente essere in grado di sentire. Come Marka dice:
Quando sentiamo l’universo, conosciamo la vita segreta dei buchi neri.