Confermato sciopero dei Tir lunedi 14 marzo 2022, alto rischio rottura catena di approvvigionamento

 I tir si fermeranno da lunedì 14 marzo fino a data indefinita per mandare un forte segnale al Governo per protesta contro il caro carburante.

L’aumento incontrollato della benzina e del gasolio ha costretto i lavoratori e non solo ad impiegare il doppio dell’investimento economico per gli spostamenti e non solo, infatti i rincari hanno portato l’aumento di tutti i beni in commercio e le bollette, causando un grave problema al sostentamento della vita per la maggioranza della popolazione italiana, debilitata moltissimo già dalla pandemia e dalla mancanza di lavoro.

Le società di autotrasporto sospenderanno a livello nazionale ogni servizio e questo avrà delle conseguenze sul rifornimento dei supermercati e in generale sul comparto della logistica nazionale mettendo a rischio la catena di approvvigionamento con rischi catastrofici.

“La sospensione dei servizi si è resa inevitabile anche per tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, ovvero in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire”, si legge nella lettera indirizzata al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al presidente della Commissione di Garanzia in scioperi .

https://www.sbircio.org/rischio-catena-di-approvvigionamento/

Il blocco degli autotrasportatori prelude a qualcosa di peggio, se si spezza la catena di approvvigionamento sarà impossibile reperire beni di prima necessità e non solo.
Allarmati i consumatori: “Il blocco dell’autotrasporto avrà effetti diretti sulla collettività, sospendendo i rifornimenti di beni nel settore del commercio e portando ad una impennata dei listini al dettaglio nei negozi e nei supermercati – afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Una conseguenza inevitabile, considerato che l’85% delle merce venduta in Italia viaggia su gomma, e un ulteriore danno per i consumatori, stremati al pari delle imprese dal caro-carburante”. Tutti guardano alle mosse del Governo: “servono provvedimenti urgenti – dice Luigi Sbarra, segretario nazionale della Cisl – quanto fatto finora non basta”.